17 febbraio 2023 ore 21
19 febbraio 2023 ore 18
6 maggio 2023 ore 21

SPAZIO KAIRÒS

FUGA DA SARAJEVO
di
Monica Luccisano

con
Camilla Bassetti, Serena Bavo, Chiara Bosco, Luana Doni,
Silvia Mercuriati, Stefania Rosso, Lia Tomatis

collettivo registico
Camilla Bassetti, Serena Bavo, Chiara Bosco, Luana Doni,
Silvia Mercuriati, Stefania Rosso, Lia Tomatis e Monica Luccisano

Cristiano Falcomer |disegno luci
Matteo Castellan |editing sonoro
Fabio Palazzolo | artigiano di scena

coproduzione
Doppeltraum Teatro, Liberipensatori Paul Valéry, Onda Larsen, Progetto Zoran, Tékhné

Consulenza storica di Diego Acampora – TOjeTO

Fuga da Sarajevo, opera della drammaturga Monica Luccisano, trae libera ispirazione dai racconti di Irina Dobnik all’autrice in un’intervista del 2012, dalle vicende del Kamerni Teatar ’55 e da altri fatti accaduti al tempo dell’assedio di Sarajevo. Lo spettacolo vede la collaborazione in coproduzione di cinque associazioni culturali di Torino: Doppeltraum Teatro, Liberipensatori Paul Valéry, Onda Larsen, Progetto Zoran, Tékhné. Con in scena sette attrici, che ne hanno anche condiviso la regia, si presenta anche come una riflessione con una specifica prospettiva femminile sulla guerra. 

Progetto di formazione sostenuto da Consiglio Regionale del Piemonte Comitato Resistenza e Costituzione; spettacolo prodotto con il contributo di Città di Torino, TAP Torino Arti Performative; il progetto è sostenuto con i fondi dell’Otto per mille della Chiesa Valdese 2022.

Trent’anni fa, l’Europa e il mondo hanno assistito all’implosione di un territorio, la Jugoslavia, devastato da barbarie e distruzione sanguinaria, archiviata spesso come una serie di conflitti secessionisti di matrice etnico-religiosa. Dentro quei conflitti è stata condotta una massiva operazione di “pulizia etnica” che ha prodotto massacri, genocidi e la fuga dalle città assediate.

L’assedio di Sarajevo, aprile 1992-febbraio 1996, è stato il più lungo nella storia bellica del Ventesimo secolo. Il più lungo e doloroso. Una città ridotta alla fame e al freddo, privata dei beni essenziali, con i suoi abitanti bersagli liberi in preda alle granate e al tiro dei cecchini.

Irina Dobnik era una giovane attrice, poco più che ventenne, del Kamerni Teatar ‘55. Quella esplosione di violenza entrava a gamba tesa nella sua vita. E in quell’angoscia crescente, il suo teatro intraprendeva una straordinaria “resistenza culturale”: spettacoli, concerti, prove aperte, oltre mille performance hanno continuato ad animare il Kamerni durante l’assedio, e non era solo per l’ostinata voglia di vita dei suoi attori e attrici, ma anche di quei cittadini che continuavano a frequentare quel luogo trovandovi un rifugio per corpo e mente, quando a Sarajevo dilagava l’inferno.

La compagnia di Irina stava allestendo “Aspettando Godot”. In una sorta di osmosi tra vita e teatro, il lavoro su quel testo andava intrecciando l’angoscia di quei giorni. La lavorazione dello spettacolo diventava sempre più intensa. E via via “Godot” diventava uno specchio in cui si andava a riflettere l’attesa infinita di una tregua, e di qualcuno che mettesse fine all’inferno. 

Come moltissimi altri, Irina sarà costretta alla fuga.

SPAZIO KAIRÒS
Torino, via Mottalciata 7

BIGLIETTI:
Intero: 13 €
Ridotto: 10 € (over 65, studenti under 25, disabili)

Info: biglietteria@ondalarsen.org
Biglietti online su: www.ticket.it/festival/approdi.aspx

IG: fugadasarajevo